In tandem by SJD Peterson

autore:SJD Peterson [Peterson, SJD]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Dreamspinner Press
pubblicato: 2015-08-07T00:00:00+00:00

Capitolo 15

PROTETTO DAGLI abbaglianti raggi solari, Bobby sedeva sotto il grande ombrellone, sorseggiando acqua ghiacciata e guardando Rig e Mason giocare a touch football. Avevano cominciato con qualche palleggio, un minuto ridevano e quello dopo imprecavano mentre provavano a correre velocemente sulla spiaggia per evitarsi l’un l’altro. Erano entrambi molto competitivi e il gioco stava diventando aggressivo.

Bobby trasalì quando Rig cadde a faccia a terra sulla sabbia. Più tardi il vecchietto si sarebbe sentito tutto indolenzito. Aveva fatto bene a portare la crema per i muscoli. Credeva che l’avrebbe usata per le scappatelle di Rig, non riuscì a trattenere una mezza risata pensando che invece sarebbe stata usata dopo una partita di football. Non se lo sarebbe mai aspettato. Era sicuro che Rig la pensasse allo stesso modo.

Mason lo aveva cambiato profondamente.

Quando Rig gli aveva parlato dei suoi piani per la vacanza, non aveva mai accennato a cucinare, pulire, fare la spesa, ricercare metodi per affrontare il dolore di un lutto, le sedute con Max o giocare sulla spiaggia. Ma, nelle ultime due settimane, avevano fatto tutte quelle cose, e Rig non aveva mai chiesto nemmeno una volta di andare a un falò sulla spiaggia o in qualche club. E, considerando il suo forte impulso sessuale, era indubbio che Mason lo avesse cambiato. Sembrava contento di passare ogni giorno con lui. A volte non facevano altro che oziare al sole, ma negli occhi di Rig c’era uno sguardo che non vedeva da anni; Bobby non si era mai reso conto di quanto gli fosse mancato, era la stessa espressione rapita che gli illuminava il volto quando guardava Stephen.

Rig non era l’unico a essere cambiato.

Bobby continuava a osservare i due uomini correre – i muscoli si flettevano e contraevano per lo sforzo – non perché avesse voglia di stare in mezzo a quei due corpi accaldati e sensuali, la sabbia tra le natiche non lo attirava; non erano lo scopare, il dolore, la sottomissione o la dominazione a occupargli la mente come sarebbe stato di solito. Avrebbe voluto fare quelle cose con gli uomini che aveva davanti? Certo, che diavolo! Ma non era stato quello il suo primo pensiero. Gli sarebbe piaciuto risvegliarsi assieme a loro, cucinare per loro, occuparsi di loro, non solo in vacanza ma per sempre.

“Cristo, ti stai rammollendo, vecchio mio,” mormorò tra sé.

Correndo, Mason oltrepassò la sdraio su cui stava sdraiato Bobby, Rig non lo mollava. Dal ringhio minaccioso e il cipiglio severo, non sembrava affatto contento. “Stai attento ragazzo, credo che tu abbia stuzzicato troppo quell’orso.”

Mason rallentò, guardò Bobby solo per un attimo, ma abbastanza a lungo perché Rig lo afferrasse alla vita atterrandolo. Il pallone volò in una direzione, i due giocatori in quella opposta. Bobby cominciò a ridacchiare, fino a che non sentì l’urlo di dolore di Mason, scattò dalla sedia per correre verso di loro.

“Ahia! Ahi! Ahi!” urlò Mason rotolando lontano da Rig afferrandosi la gamba sinistra.

Rig si mise in ginocchio allungando la mano verso il ragazzo ma Bobby l’allontanò con uno schiaffo e domandò: “Dove ti fa male?”

“Ginocchio,” rispose a denti stretti.

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